È online il bando INPS “Master Universitari Executive A.A. 2025/2026”, che offre borse di studio a livello nazionale.
Anche i Master in Healthcare dell’Università di Parma rientrano tra i percorsi formativi finanziabili, offrendo ai dipendenti pubblici un’importante opportunità per accedere alla formazione post-laurea con un sostegno economico dedicato. Il bando è rivolto ai dipendenti della Pubblica Amministrazione iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali. Le domande devono essere presentate esclusivamente online tramite la piattaforma INPS entro le ore 12:00 del 18 novembre 2025. L’INPS pubblicherà la graduatoria nazionale il 19 dicembre 2025.
Le iscrizioni ai Master in Healthcare resteranno aperte fino al 30 gennaio 2026 (ore 12:00). Per tutti i dettagli e per accedere al testo completo del bando INPS è possibile consultare il seguente link.
Un’occasione preziosa per investire nella propria crescita professionale e accedere a percorsi formativi di eccellenza che uniscono innovazione, ricerca e sviluppo delle competenze nel settore sanitario.
Si è recentemente concluso presso la Cattolic University of Rwanda e l’Institute of Applied Technology INES Rengheri un importante progetto di curriculum development che ha visto protagonista l’Università di Parma attraverso il CUCI – Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale e i Master in Healthcare. L’iniziativa, durata due settimane (una settimana in ciascuna realtà), è nata nell’ambito delle attività di cooperazione accademica promosse dal CUCI, ha rappresentato un significativo passo avanti nella costruzione di percorsi formativi condivisi e nella promozione della qualità dell’istruzione infermieristica a livello internazionale.
Il progetto ha coinvolto studenti, docenti e personale amministrativo della Faculty of Health Sciences della Cattolic University of Rwanda in attività di aggiornamento e co-progettazione curricolare per i corsi di Medical Surgical Nursing, Health Measurements e Nursing Research. I momenti di formazione, condotti dal Prof. Antonio Bonacaro e dal Dott. Mauro Parozzi, hanno favorito un intenso scambio di esperienze, metodologie didattiche e prospettive culturali, ponendo le basi per una collaborazione duratura tra le due istituzioni. L’iniziativa si inserisce nel più ampio contesto dei programmi internazionali ACHIEVE-IT e UNITAFRICA, sostenuti dal MIUR attraverso il Next Generation EU, che mirano a costruire ponti di conoscenza tra università europee e africane. Obiettivo comune: fare dell’istruzione superiore uno spazio di equità, innovazione e responsabilità globale. Il progetto in Rwanda ha messo in evidenza come la formazione sanitaria internazionale possa diventare strumento di crescita reciproca, capace di coniugare competenza accademica, impegno sociale e sensibilità interculturale. L’entusiasmo degli studenti, la collaborazione dei colleghi e l’accoglienza ricevuta hanno reso questa esperienza un esempio virtuoso di come la cooperazione universitaria possa tradursi in sviluppo sostenibile e valorizzazione del capitale umano locale.
Come sottolinea il Prof. Antonio Bonacaro, Responsabile dei Master in Healthcare dell’Università di Parma: “Questa esperienza dimostra che la cooperazione accademica non è solo scambio di conoscenze, ma incontro di persone, culture e visioni. Costruire insieme percorsi formativi internazionali significa contribuire alla crescita di una sanità globale più equa, competente e umana”.
Grande partecipazione e interesse hanno accompagnato la presenza dei Master in Healthcare Grande partecipazione e interesse hanno accompagnato la presenza dei Master in Healthcare dell’Università di Parma alla Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2025, svoltasi lo scorso 26 settembre. L’evento, promosso dall’Università di Parma con la collaborazione del Comune di Parma e di IMEM-CNR, ha trasformato la città in un laboratorio a cielo aperto, con attività, esperimenti e dimostrazioni pensate per avvicinare grandi e piccoli al mondo della ricerca scientifica.
Tra le iniziative organizzate dai Master in Healthcare, coordinate dal Prof. Antonio Bonacaro, si sono distinte due esperienze ad alto impatto educativo e divulgativo:
un laboratorio sull’intelligenza artificiale applicata ai contesti sanitari, a cura del Dott. Mauro Carozzi, che ha offerto ai partecipanti la possibilità di riflettere sulle potenzialità e sui limiti dell’IA nella pratica clinica e nella formazione;
una maratona di rianimazione cardiopolmonare (RCP), a cura della Dott.ssa Maria Bertuol, del dott. Pasquale Di Fronzo e del Dott. Mirko Zani, è stata un importante strumento di apprendimento per sensibilizzare alle tecniche di primo soccorso.
La maratona RCP ha suscitato grande curiosità e coinvolgimento: i partecipanti, guidati da esperti, hanno potuto cimentarsi nella pratica del massaggio cardiaco su manichini didattici, in uno scenario di simulazione di arresto cardiaco, dove si è potuto constatare l’importanza di un intervento tempestivo nelle situazioni di emergenza. 20 minuti, è stato il tempo più lungo di massaggio cardiaco senza interruzioni. Stando alle tempistiche medie di arrivo di un mezzo di soccorso, insiemeabbiamo salvato una vita! Come raccontano gli organizzatori, “l’obiettivo principale era diffondere conoscenze di base sulla rianimazione e stimolare una maggiore consapevolezza sull’importanza di intervenire. Il riscontro è stato straordinario: un flusso costante di persone, entusiasmo e partecipazione attiva”.
L’esperienza ha messo in luce il ruolo cruciale della formazione sanitaria e della divulgazione scientifica nella costruzione di una cittadinanza consapevole e partecipe. Ancora una volta, i Master in Healthcare dell’Università di Parma confermano il proprio impegno nel promuovere la cultura della salute, l’innovazione e la responsabilità sociale attraverso esperienze formative aperte alla comunità.
L’anno accademico 2024–2025 si chiude con un bilancio estremamente positivo per i Master in Healthcare dell’Università di Parma. Un anno segnato da importanti traguardi formativi, riconoscimenti internazionali, occasioni di confronto scientifico e un forte impulso verso l’innovazione pedagogica e l’internazionalizzazione.
Il percorso aperto con l’inaugurazione ufficiale dell’anno accademico ha visto una straordinaria partecipazione di studenti, docenti e rappresentanti delle professioni sanitarie. Un momento simbolico che ha riaffermato la missione dei Master: formare professionisti altamente qualificati, capaci di rispondere alle sfide complesse del sistema salute attraverso un approccio interdisciplinare e globale.
Tra i momenti più significativi dell’anno, la prima cerimonia di proclamazione ufficiale dei diplomati dei Master in Healthcare, che ha rappresentato non solo una celebrazione, ma anche un importante riconoscimento del valore del percorso formativo intrapreso da professionisti sanitari provenienti da tutta Italia.
Nel corso dell’anno si sono moltiplicate le opportunità di sviluppo professionale e di confronto internazionale, grazie alla partecipazione attiva di ospiti di rilievo come la Prof.ssa Sharon Brownie Professore Oridinario in Scienze Infermieristiche presso la Swinburne University, Melbourne, Australia e la Prof.ssa Tais Vernaglia Direttrice della Scuola di Infermieristica “Alfredo Pinto”, Universidade Federal do Estado do Rio de Janeiro, Brasile (Università di São Paulo, Brasile), che hanno condotto workshop ad alto impatto formativo sui temi del global health leadership, dell’educazione sanitaria trasformativa e del patient engagement. La loro presenza ha ulteriormente consolidato il profilo internazionale dei Master.
Un ulteriore passo verso la formazione avanzata e l’internazionalizzazione è stato rappresentato dall’inserimento curriculare trasversale in tutti i Master di workshop in lingua inglese, per favorire lo sviluppo delle competenze comunicative in contesti clinici globalizzati e multiculturali, rafforzando così il posizionamento europeo e transnazionale dei percorsi formativi.
Nel segno dell’aggiornamento continuo del corpo docente, è stato attivato un corso di aggiornamento per tutor didattici, volto a garantire standard pedagogici di eccellenza e a diffondere metodi didattici innovativi fondati sulla simulazione, l’empatia e la centralità dello studente.
Ampio spazio è stato inoltre dedicato all’approfondimento teorico e applicativo della disciplina infermieristica, con eventi come la presentazione del libro sul modello infermieristico di Marisa Cantarelli, organizzata in collaborazione con Rede Unida e con la Associazione Nazionale degli Infermieri Brasiliani. L’iniziativa ha rappresentato un momento di riflessione su un modello teorico di riferimento per la pratica infermieristica italiana, ancora oggi di straordinaria attualità.
Tra le iniziative più rilevanti dell’anno si segnala anche l’attivazione del corso di perfezionamento e alta formazione in Infection Control Link Nurse (ICLN), in risposta alla crescente esigenza di formare professionisti sanitari con competenze specifiche nella prevenzione e gestione delle infezioni correlate all’assistenza. Il corso sta ricevendo grande apprezzamento in termini di espressione di interesse e si preannuncia essere di grande successo per le nutrita coorte di frequentatori.
In ambito scientifico, gli studenti, le studentesse e i tutor dei Master hanno partecipato da protagonisti al Congresso CEU 2025, portando contributi originali sui temi della leadership infermieristica, dell’educazione digitale e dell’innovazione nella formazione post-laurea.
A suggellare un anno già ricco di soddisfazioni, è stato conferito al Responsabile dei Master, Prof. Antonio Bonacaro, il prestigioso titolo di Fellow della European Transcultural Nursing Association (ETNA), riconoscimento che attesta l’impegno pluriennale nel promuovere la cura transculturale, la cooperazione interuniversitaria e lo sviluppo di progetti educativi internazionali.
Il 2024–2025 è stato dunque un anno che ha visto i Master in Healthcare dell’Università di Parma crescere in reputazione, qualità e apertura internazionale, consolidando il proprio ruolo come punto di riferimento per la formazione post-laurea in ambito sanitario.
Prof. Antonio Bonacaro, Responsabile dei Master in Healthcare, dichiara:
“Guardando al passato, non posso che esprimere gratitudine per la lungimiranza e la dedizione con cui il Prof. Leopoldo Sarli e la Dott.ssa Giovanna Artioli hanno contribuito alla creazione e allo sviluppo dei Master sin dalle loro origini. Il presente ci restituisce l’immagine di una comunità accademica vitale, internazionale, capace di innovare e rispondere alle sfide del sistema salute. Il futuro lo immaginiamo come un laboratorio di idee, aperto al mondo, dove la formazione diventa uno strumento di trasformazione sociale e professionale. È con questo spirito che ci prepariamo ad accogliere le nuove sfide del prossimo anno accademico. Colgo questa occasione per augurare buona estate a docenti, tutor, studenti e studentesse che con il loro incessante contribuiscono a rendere i Master percorsi di eccellenza”
Con uno sguardo al futuro, i Master si preparano ora ad affrontare il nuovo anno con rinnovato entusiasmo, visione strategica e spirito di innovazione, forti di una comunità coesa, dinamica e proiettata in chiave internazionale.
Nell’era della sanità digitale, il modo in cui comunichiamo con il paziente sta cambiando in modo profondo. Portali digitali, cartelle cliniche elettroniche, app per il monitoraggio dei sintomi e chatbot intelligenti stanno diventando strumenti quotidiani per la gestione dell’assistenza. Se da un lato queste innovazioni aumentano l’accessibilità, la tracciabilità e l’efficienza dei servizi, dall’altro pongono una domanda cruciale: come preservare la relazione umana nella comunicazione clinica?
Nonostante il crescente utilizzo delle tecnologie, l’ascolto attivo, la personalizzazione della cura e l’empatia restano al cuore della relazione professionista sanitario-paziente. La comunicazione in sanità non è mai un semplice scambio di informazioni: è un processo delicato, fatto di comprensione emotiva, fiducia e co-decisione. L’introduzione di strumenti digitali non può e non deve sostituire il contatto umano, ma deve piuttosto supportarlo e valorizzarlo.
Chatbot e assistenti virtuali possono fornire risposte rapide e orientare i pazienti, ma non riescono a leggere le sfumature emotive, a cogliere il non detto o a gestire la fragilità. I professionisti della salute devono quindi imparare a integrare questi strumenti nel proprio agire clinico, mantenendo la capacità di interpretare il contesto, personalizzare il linguaggio e accompagnare il paziente anche nei momenti di incertezza. In questo nuovo scenario, la digital literacy, ovvero la capacità di comprendere e usare le tecnologie in modo critico e responsabile, si affianca alle competenze relazionali come dimensione essenziale della professionalità sanitaria.
I Master in Healthcare dell’Università di Parma pongono grande attenzione a queste trasformazioni. L’obiettivo è preparare professionisti capaci di unire competenze tecnologiche ed empatia, consapevoli del fatto che ogni interazione – anche mediata da una piattaforma – è un’occasione per costruire alleanza, ascolto e cura. I futuri professionisti sanitari dovranno saper governare gli strumenti digitali, senza mai dimenticare che al centro di ogni cura c’è sempre una persona.
Durante la 10ª Conferenza Internazionale della European Transcultural Nursing Association (ETNA), recentemente tenutasi a Budapest, il Prof. Antonio Bonacaro – Associato in Scienze Infermieristiche presso l’Università di Parma e coordinatore dei Master in Healthcare – ha ricevuto la prestigiosa Fellowship ETNA, massimo riconoscimento conferito dall’associazione a personalità che si siano distinte per il loro contributo alla promozione della salute in chiave transculturale.
Il riconoscimento celebra un percorso accademico e scientifico costruito con coerenza e visione in oltre un decennio di attività internazionale, in cui il Prof. Bonacaro si è impegnato con passione nello sviluppo di modelli di assistenza sensibili alle diversità culturali, linguistiche e religiose. Un lavoro che ha trovato concretezza nella didattica, nella ricerca e nella progettazione di interventi formativi capaci di promuovere equità, inclusività e dialogo interculturale.
L’ETNA ha sottolineato il valore del contributo del Prof. Bonacaro, descrivendolo come esempio virtuoso di leadership infermieristica orientata alla giustizia sociale e alla costruzione di sistemi di cura realmente accessibili per tutte le comunità. In un’epoca in cui i sistemi sanitari sono sempre più interconnessi, la competenza transculturale emerge come uno dei pilastri fondamentali per garantire qualità, sicurezza e umanizzazione dell’assistenza.
Il riconoscimento si inserisce nel più ampio impegno dei Master in Healthcare dell’Università di Parma, che promuovono una formazione avanzata e sensibile alle sfide globali, ispirata proprio ai valori di apertura, rispetto e pluralismo. L’attenzione alla dimensione culturale dell’assistenza – integrata nei contenuti didattici dei Master – si traduce nella preparazione di professionisti capaci di agire con consapevolezza e responsabilità nei contesti multiculturali contemporanei.
“Ricevere questo riconoscimento da un’associazione importante come ETNA rappresenta per me non solo un grande onore, ma anche un forte incoraggiamento a proseguire con determinazione il mio impegno per una formazione infermieristica autenticamente interculturale, fondata sui valori del rispetto, del dialogo e della cura compassionevole” ha dichiarato il Prof. Antonio Bonacaro.
Con la crescente digitalizzazione del settore sanitario, la cybersecurity è diventata una priorità strategica. Cartelle cliniche elettroniche, sistemi di monitoraggio remoto, intelligenza artificiale e telemedicina migliorano l’efficienza e l’accessibilità dell’assistenza, ma espongono al contempo il sistema a nuovi rischi: attacchi informatici, violazioni della privacy, blocchi delle infrastrutture critiche.
Proteggere i dati sanitari significa tutelare non solo le informazioni personali, ma anche il diritto fondamentale alla salute. I dati clinici sono tra i più sensibili in assoluto: la loro perdita, alterazione o diffusione impropria può compromettere diagnosi, trattamenti e fiducia tra paziente e sistema di cura.
La cybersecurity in sanità richiede un approccio integrato e multidisciplinare, che unisca competenze tecnologiche, giuridiche, organizzative ed etiche. È fondamentale costruire una solida governance del dato, dotarsi di sistemi resilienti e aggiornati, prevedere piani di risposta agli incidenti e sensibilizzare tutti gli attori del sistema – dai vertici direzionali agli operatori clinici – sull’uso corretto e sicuro delle tecnologie.
La formazione gioca un ruolo chiave in questo processo: i professionisti della salute devono essere preparati ad agire con responsabilità anche nel mondo digitale. Questo significa acquisire competenze specifiche sulla gestione sicura delle informazioni, sulla protezione dei dispositivi e sull’adozione di comportamenti consapevoli. I Master in Healthcare dell’Università di Parma affrontano anche queste nuove sfide, proponendo un modello formativo aggiornato, che integra innovazione tecnologica e responsabilità etica. Perché prendersi cura della salute, oggi, significa anche difendere la sicurezza digitale dei sistemi e delle persone. In un’epoca in cui i dati diventano parte integrante della relazione di cura, investire in cybersecurity è investire nella qualità, nell’integrità e nella sostenibilità del sistema sanitario.
Negli ultimi anni, l’ambito della formazione sanitaria ha visto crescere l’interesse verso approcci educativi innovativi, tra cui la gamification, ovvero l’utilizzo di dinamiche proprie del gioco in contesti non ludici, come la didattica e il training clinico. Un approccio che unisce coinvolgimento attivo, motivazione e apprendimento esperienziale, contribuendo allo sviluppo di competenze fondamentali per i professionisti della salute.
L’impiego della gamification in sanità non si limita alla trasmissione di conoscenze, ma favorisce l’allenamento di abilità trasversali come il problem solving, il lavoro di squadra, la gestione dello stress, la rapidità decisionale e la comunicazione efficace. Grazie a scenari realistici e sfide da superare, gli studenti si trovano a confrontarsi con situazioni complesse che richiedono ragionamento critico e capacità di adattamento, in un contesto protetto e dinamico.
Questa metodologia può integrarsi efficacemente con le tecnologie emergenti, come la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR), che permettono una rappresentazione immersiva degli ambienti clinici e una simulazione altamente realistica delle pratiche assistenziali. I Master in Healthcare dell’Università di Parma si inseriscono pienamente in questa evoluzione, promuovendo un modello formativo che valorizza l’apprendimento esperienziale e interdisciplinare, con l’obiettivo di preparare professionisti sanitari non solo competenti dal punto di vista tecnico, ma anche capaci di affrontare scenari reali con autonomia, consapevolezza e spirito collaborativo.
Perché il gioco, in questo contesto, non è solo un mezzo… ma una strategia formativa di valore.
L’innovazione digitale sta trasformando in modo radicale il mondo della sanità: cartelle cliniche elettroniche, intelligenza artificiale, telemedicina, dispositivi indossabili e sistemi predittivi sono solo alcune delle tecnologie che stanno modificando il rapporto tra professionisti della salute e pazienti. Tuttavia, a fronte di questi enormi progressi, emerge con forza una questione sempre più centrale: l’etica digitale.
L’etica digitale in sanità si riferisce all’insieme dei valori, principi e responsabilità che regolano l’uso delle tecnologie digitali in ambito clinico, assistenziale e gestionale. Al centro di questa riflessione vi è la necessità di garantire il rispetto della dignità della persona, la protezione dei dati sensibili, l’equità di accesso e l’umanizzazione delle cure, anche in contesti sempre più mediati dalla tecnologia.
I professionisti della salute sono oggi chiamati non solo a conoscere le tecnologie, ma anche a comprendere le implicazioni etiche del loro utilizzo. La formazione in questo ambito è quindi essenziale. La capacità di utilizzare strumenti digitali con consapevolezza, rispetto e spirito critico è parte integrante delle nuove competenze richieste ai professionisti sanitari del XXI secolo.
I Master in Healthcare dell’Università di Parma si inseriscono in questo scenario promuovendo una formazione avanzata, capace di integrare innovazione tecnologica e riflessione etica. Il percorso formativo mira a preparare figure sanitarie in grado di coniugare efficienza e umanità, innovazione e responsabilità, attraverso un approccio interdisciplinare che include anche temi di bioetica, filosofia della cura e digital health.
In un’epoca in cui la tecnologia evolve più rapidamente della regolamentazione, l’etica digitale diventa bussola fondamentale per orientare scelte, azioni e politiche sanitarie. Perché la vera innovazione, in sanità, non è solo ciò che è possibile fare, ma ciò che è giusto fare.
I Master in Healthcare dell’Università di Parma annunciano l’approdo su LinkedIn e YouTube. Due piattaforme che rappresentano un naturale passo in avanti per consolidare una comunità professionale dinamica e interconnessa, promuovendo la visibilità delle attività formative, scientifiche e istituzionali.
LinkedIn è oggi il punto di riferimento per la comunicazione accademica e professionale, soprattutto nei settori dell’educazione, della sanità e della ricerca.
La comunicazione visiva è ormai centrale nel mondo della formazione. Per questo motivo, i Master in Healthcare hanno attivato anche un canale ufficiale YouTube, che ospiterà: video di approfondimento, conferenze, eventi, interviste e pillole formative.
Il canale sarà aggiornato costantemente e offrirà una finestra aperta sulla didattica e sulla ricerca che si sviluppano all’interno dei Master, promuovendo la diffusione della conoscenza in formato accessibile e innovativo.
L’ingresso su LinkedIn e YouTube consolida la strategia di comunicazione digitale dei Master in Healthcare, già attivi con successo su Facebook e Instagram. Una scelta in linea con la vocazione internazionale e inclusiva dei Master, che puntano a:
Rafforzare l’accessibilità dell’offerta formativa
Offrire contenuti fruibili on demand
Questa nuova presenza digitale rappresenta una piattaforma di scambio, riflessione e promozione culturale, dove i protagonisti della formazione sanitaria possono confrontarsi, raccontarsi e crescere insieme.
“I Master in Healthcare sono molto più di percorsi formativi: sono luoghi di costruzione identitaria, culturale e professionale. L’apertura verso nuove piattaforme come LinkedIn e YouTube è un modo per ampliare il dialogo, condividere competenze e restare connessi a una comunità ampia e in continuo movimento”, ha dichiarato il Prof. Antonio Bonacaro, Professore Associato in Scienze Infermieristiche dell’Università di Parma.
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