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Tag: Università degli Studi di Parma

GAMIFICATION E FORMAZIONE SANITARIA: INNOVARE L’APPRENDIMENTO ATTRAVERSO IL GIOCO

Negli ultimi anni, l’ambito della formazione sanitaria ha visto crescere l’interesse verso approcci educativi innovativi, tra cui la gamification, ovvero l’utilizzo di dinamiche proprie del gioco in contesti non ludici, come la didattica e il training clinico. Un approccio che unisce coinvolgimento attivo, motivazione e apprendimento esperienziale, contribuendo allo sviluppo di competenze fondamentali per i professionisti della salute.

L’impiego della gamification in sanità non si limita alla trasmissione di conoscenze, ma favorisce l’allenamento di abilità trasversali come il problem solving, il lavoro di squadra, la gestione dello stress, la rapidità decisionale e la comunicazione efficace. Grazie a scenari realistici e sfide da superare, gli studenti si trovano a confrontarsi con situazioni complesse che richiedono ragionamento critico e capacità di adattamento, in un contesto protetto e dinamico.

Questa metodologia può integrarsi efficacemente con le tecnologie emergenti, come la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR), che permettono una rappresentazione immersiva degli ambienti clinici e una simulazione altamente realistica delle pratiche assistenziali. I Master in Healthcare dell’Università di Parma si inseriscono pienamente in questa evoluzione, promuovendo un modello formativo che valorizza l’apprendimento esperienziale e interdisciplinare, con l’obiettivo di preparare professionisti sanitari non solo competenti dal punto di vista tecnico, ma anche capaci di affrontare scenari reali con autonomia, consapevolezza e spirito collaborativo.

Perché il gioco, in questo contesto, non è solo un mezzo… ma una strategia formativa di valore.

I MASTER IN HEALTHCARE AL CONGRESSO CEU 2025

Dall’8 al 10 maggio 2025 si è tenuta a Rimini la quarta edizione del Congresso CEU – Cultura Emergenza Urgenza, promosso dalla Fondazione Emergenza Urgenza – FEU. Un evento di riferimento a livello nazionale, nato con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza pubblica sui temi dell’emergenza-urgenza e promuovere il dialogo tra professionisti sanitari, istituzioni e cittadini per una sanità più reattiva, coesa e sostenibile.

Nel corso del congresso sono stati presentati anche i lavori realizzati dagli studenti del Master in Infermieristica in Area Critica dell’Università di Parma, nell’ambito delle attività di Project Work, sotto la supervisione dei tutor di ricerca Dr.ssa Elisa La Malfa, Dr.ssa Maria Bertuol e Dr. Fabio Mozzarelli.

I contributi hanno affrontato tematiche centrali per il miglioramento dell’assistenza in emergenza, con un focus particolare su strategie per l’ottimizzazione della pratica clinica. Una testimonianza concreta della capacità formativa del Master, che unisce rigore accademico e attualità professionale. La partecipazione al CEU 2025 ha rappresentato un’importante occasione di riconoscimento per il lavoro svolto dagli studenti, ma anche un momento di condivisione con una comunità professionale impegnata a trasformare il sistema dell’emergenza-urgenza.

Ancora una volta, i Master in Healthcare dell’Università di Parma si confermano come laboratori di innovazione, capaci di formare professionisti pronti a raccogliere le sfide del presente e del futuro con competenze, visione e spirito collaborativo.

OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO PROFESSIONALE CON LA PROF.SSA TAIS VERNAGLIA

Nuovo appuntamento internazionale per la comunità dei Master in Healthcare dell’Università di Parma. Nell’ambito delle attività di cooperazione accademica e scambio scientifico, il 18 e 19 giugno 2025 si terrà un ciclo di incontri tenuti dalla Prof.ssa Tais Vernaglia, phD in salute mentale e Direttrice della Scuola di Infermieristica “Alfredo Pinto” dell’Università Federale di Rio de Janeiro, la più antica scuola infermieristica del Brasile.

L’attività è aperta agli studenti di infermieristica del corso di studi triennale e della Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche. Un’occasione preziosa per confrontarsi su temi di grande rilevanza globale, con uno sguardo privilegiato sul sistema sanitario brasiliano e sulla formazione infermieristica in ambito internazionale.

Programma degli incontri:

Mercoledì 18 giugno 2025, ore 14:00 – 16:00

Titolo: Insights from the Federal University of Rio de Janeiro and Brazil’s Oldest School of Nursing

Un momento di presentazione e confronto diretto con la Prof.ssa Vernaglia, che offrirà uno spaccato sull’evoluzione dell’infermieristica in Brasile, la struttura e la mission della storica Scuola di Infermieristica Alfredo Pinto e il ruolo della salute mentale nella formazione e nella pratica clinica.

Giovedì 19 giugno 2025, ore 14:00 – 16:00

Titolo: Public Health Policies in Brazil: The Role of the Nursing Profession

Un approfondimento sulle politiche di sanità pubblica in Brasile e sull’impatto della professione infermieristica nella loro attuazione. Verrà esplorato il contributo strategico degli infermieri nel contesto della salute globale, anche alla luce delle recenti sfide sanitarie.

Entrambi gli incontri si svolgeranno presso l’Aula 1 del padiglione “Polo Biotecnologico” (Via Volturno 39, Parma).

Questa iniziativa si inserisce nella linea strategica dei Master in Healthcare, da sempre attenti alla dimensione internazionale della formazione e alla valorizzazione del dialogo interculturale in ambito sanitario. L’incontro con esperti di rilievo internazionale, come la Prof.ssa Vernaglia, arricchisce il percorso degli studenti e rafforza la rete accademica internazionale dell’Ateneo.

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ONLINE LE REGISTRAZIONI DEGLI INCONTRI CON LA PROF.SSA SHARON BROWNIE

Prosegue il percorso formativo tenuto dalla Prof.ssa Sharon Brownie, Visiting Professor in Nursing presso l’Università di Parma e già figura di spicco nell’ambito della leadership sanitaria a livello internazionale.

Ogni settimana vengono pubblicate sul canale YouTube dei Master in Healthcare le registrazioni degli incontri tenuti nell’ambito del ciclo. Ad oggi sono già disponibili quattro video, consultabili liberamente da professionisti, studenti e formatori del settore sanitario.

Gli incontri affrontano tematiche strategiche per il futuro della sanità, tra cui:

  • Teaching and learning: developments in interprofessional education: partnership-based service delivery (link)
  • Teaching and learning: competency-based curriculum development and assessment including tips for OSCE examiners (link)
  • Research and innovation: current and future prospectives in nursing education (link)
  • Research and innovation: defining your research question, developing a funding applicant & submitting an application (link)

Questo ciclo rappresenta una preziosa opportunità di aggiornamento, pensata per valorizzare le competenze dei professionisti sanitari in un’ottica internazionale e interdisciplinare.

Restate sintonizzati! Ogni settimana un nuovo contributo sarà caricato per arricchire il patrimonio formativo condiviso dei Master in Healthcare.

 “La condivisione della conoscenza è il primo passo per costruire una sanità più consapevole, equa e globale. Siamo felici di poter offrire contenuti di alto livello grazie alla collaborazione con la Prof.ssa Brownie, che ringraziamo ancora per il prezioso contributo” ha detto il Prof. Antonio Bonacaro, Associato in Scienze Infermieristiche presso l’Università di Parma.

GREEN HOSPITAL: LA SANITÀ CHE RISPETTA L’AMBIENTE

In un mondo sempre più attento alla sostenibilità, anche il sistema sanitario è chiamato a fare la propria parte. Nasce così il concetto di Green Hospital, una visione innovativa dell’ospedale e delle strutture sanitarie come luoghi non solo di cura della persona, ma anche di tutela dell’ambiente e di promozione della salute in senso globale.

I Green Hospital si distinguono per l’adozione di pratiche ecocompatibili e strategie di gestione che mirano a ridurre l’impatto ambientale, ottimizzando il consumo di risorse naturali, promuovendo l’efficienza energetica e incentivando comportamenti sostenibili. La sostenibilità ambientale in sanità, infatti, non è più un’opzione, ma una responsabilità collettiva che si traduce in scelte concrete e misurabili.

Tra le principali azioni intraprese dai Green Hospital troviamo:

  • la progettazione di edifici a basso impatto ambientale;
  • l’utilizzo di energie rinnovabili e sistemi intelligenti per la gestione dei consumi;
  • la riduzione dei rifiuti sanitari e l’adozione di pratiche di economia circolare;
  • la promozione di una mobilità sostenibile per pazienti e personale;
  • l’impiego di materiali ecologici e sicuri;
  • la scelta di fornitori che rispettano criteri ambientali minimi.

I Master in Healthcare dell’Università di Parma si pongono come promotori di una cultura della sostenibilità applicata alla sanità. La formazione offerta integra temi di organizzazione sanitaria, gestione del rischio, innovazione tecnologica ed economia ambientale, preparando professionisti capaci di leggere le sfide del presente e progettare strutture e processi più sostenibili.

Essere oggi operatori sanitari significa anche contribuire attivamente a un sistema di cura che sia rispettoso dell’ambiente, attento alla giustizia climatica e promotore di benessere per le generazioni future. I Green Hospital rappresentano un nuovo paradigma, in cui la salute non si misura solo in termini clinici, ma anche in relazione all’equilibrio con l’ecosistema che ci ospita. Una visione che i Master in Healthcare sostengono con forza, formando professionisti consapevoli, innovativi e responsabili.

ONE HEALTH: UN APPROCCIO INTEGRATO PER LA SALUTE GLOBALE

Negli ultimi anni, la crescente interconnessione tra salute umana, animale e ambientale ha portato a un cambiamento di paradigma fondamentale nella sanità pubblica e nella formazione dei professionisti della salute. È in questo contesto che nasce e si consolida l’approccio One Health, promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dalla FAO, dall’OIE e da altre istituzioni internazionali, come risposta integrata alle sfide sanitarie globali.

One Health è una strategia che riconosce che la salute delle persone è indissolubilmente legata alla salute degli animali e dell’ambiente. L’aumento delle malattie trasmesse dagli animali all’uomo, l’emergere di nuove minacce infettive, l’antimicrobico-resistenza, i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità hanno reso evidente l’urgenza di adottare politiche sanitarie condivise e intersettoriali.

L’approccio One Health si propone quindi di:

  • favorire la collaborazione tra medici, veterinari, biologi, infermieri, scienziati ambientali e professionisti della salute pubblica;
  • integrare dati e conoscenze per prevenire, rilevare e rispondere in modo tempestivo a minacce sanitarie complesse;
  • promuovere politiche sostenibili che tutelino gli ecosistemi e migliorino la salute delle comunità umane e animali.

In linea con questi obiettivi, i Master in Healthcare dell’Università di Parma promuovono una formazione multidisciplinare, fondata su un modello di sanità pubblica integrata, consapevole delle relazioni tra salute, ambiente e società.

Adottare il modello One Health non significa solo rispondere alle crisi attuali, ma costruire una cultura della prevenzione, della sostenibilità e della solidarietà globale. Per i futuri professionisti della salute, essere formati secondo questa visione è una scelta strategica, ma anche un dovere etico. In un mondo dove tutto è connesso, prendersi cura della salute significa prendersi cura del mondo in cui viviamo.

FOCUS SULLA FIGURA DELL’INFECTION CONTROL LINK NURSE: UN PUNTO DI CONNESSIONE STRATEGICO PER LA SICUREZZA DELLE CURE

Nel panorama della sanità contemporanea, la sicurezza del paziente rappresenta una priorità imprescindibile. Tra le figure emergenti chiamate a garantire qualità e prevenzione all’interno delle strutture sanitarie, un ruolo sempre più centrale è assunto dall’Infection Control Link Nurse (ICLN): un professionista sanitario che svolge una funzione di ponte tra il team di controllo delle infezioni e il personale clinico operativo.

Questa figura nasce dall’esigenza di rafforzare l’efficacia delle misure di prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza (ICA), riducendo il rischio clinico attraverso un’azione capillare, continua e coordinata all’interno delle équipe sanitarie.

Chi è e cosa fa l’ICLN?

L’Infection Control Link Nurse è un infermiere appositamente formato che:

  • promuove l’adozione delle best practice in materia di igiene, prevenzione e controllo delle infezioni;
  • supporta l’implementazione dei protocolli aziendali e delle linee guida internazionali;
  • monitora i rischi infettivi nelle unità operative, collaborando con il team di infection control;
  • favorisce la formazione continua del personale, attraverso attività di sensibilizzazione e aggiornamento;
  • contribuisce alla costruzione di una cultura organizzativa orientata alla sicurezza e alla responsabilità collettiva.

Perché è importante questa figura?

L’ICLN svolge un ruolo chiave nella trasformazione culturale delle organizzazioni sanitarie, contribuendo a rendere ogni operatore sanitario parte attiva del processo di prevenzione. In un contesto in cui le ICA rappresentano una sfida clinica e organizzativa di primo piano, disporre di professionisti in grado di agire da facilitatori del cambiamento, costruire reti interne di collaborazione e trasferire competenze ai colleghi è diventato fondamentale.

Per rispondere a questa esigenza formativa, l’Università di Parma – nell’ambito dei Master in Healthcare – ha attivato il Corso di Perfezionamento e Alta Formazione in Infection Control Link Nurse (ICLN): il primo corso in Italia strutturato specificamente su questa figura professionale.

Il corso fornisce:

  • competenze teoriche e pratiche aggiornate;
  • strumenti per il lavoro multidisciplinare;
  • conoscenze per la leadership, il networking e la gestione del rischio infettivo.

HEALTHCARE DESIGN: RIPENSARE GLI SPAZI PER PROMUOVERE SALUTE, BENESSERE E INCLUSIONE

Nell’attuale panorama della sanità, il concetto di Healthcare Design sta assumendo un ruolo sempre più centrale nella progettazione e organizzazione degli spazi di cura. Non si tratta solo di architettura sanitaria, ma di una visione integrata che mette al centro il benessere psico-fisico del paziente, l’efficienza del lavoro degli operatori e la sostenibilità dell’intero sistema.

Progettare per curare significa oggi considerare molteplici fattori: accessibilità, comfort, funzionalità, sicurezza, orientamento spaziale, riduzione dello stress ambientale, rispetto della privacy, luce naturale, acustica e materiali salubri. L’ambiente diventa così un attore attivo del processo di cura, influenzando l’esperienza del paziente e l’operatività del personale sanitario.

Studi internazionali confermano che ambienti progettati secondo i principi del healing environment (ambiente terapeutico) possono ridurre i tempi di degenza, migliorare l’umore dei pazienti, aumentare la soddisfazione del personale e favorire il recupero. Anche piccoli accorgimenti, come l’uso di colori naturali, la presenza di aree verdi o spazi per la socialità, possono incidere positivamente sul decorso clinico. Healthcare design guarda inoltre alla sostenibilità, promuovendo soluzioni architettoniche ed energetiche che riducono l’impatto ambientale degli edifici sanitari: ospedali green, materiali a basse emissioni, riduzione del consumo energetico, gestione intelligente dei rifiuti.

L’approccio moderno richiede la collaborazione tra architetti, ingegneri, designer, clinici, infermieri, psicologi ambientali e pazienti stessi. La progettazione partecipata diventa uno strumento strategico per costruire spazi non solo funzionali, ma anche rispettosi della dignità, della diversità e dei bisogni di chi li vive quotidianamente.

I Master in Healthcare dell’Università di Parma promuovono una cultura progettuale fondata su interdisciplinarietà, innovazione e centralità della persona. Integrare il tema del design sanitario nella formazione significa dotare i futuri professionisti di una visione sistemica che riconosca negli spazi di cura un elemento chiave per la sicurezza, l’efficacia e l’umanizzazione dei servizi sanitari. Saper leggere, interpretare e contribuire alla progettazione degli ambienti assistenziali è oggi una competenza strategica per chi si occupa di organizzazione sanitaria, qualità delle cure, gestione del rischio, promozione del benessere e innovazione nei modelli di assistenza.

APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE E CULTURA DELLA SICUREZZA: LA VISIONE DEL CORSO ICLN DELL’UNIVERSITÀ DI PARMA

La complessità crescente dell’assistenza sanitaria richiede oggi figure professionali in grado di integrare competenze tecniche, cliniche, relazionali e organizzative. È in questo contesto che nasce il Corso di Perfezionamento e Alta Formazione in Infection Control Link Nurse (ICLN), promosso dall’Università di Parma nell’ambito dei Master in Healthcare.

Le infezioni correlate all’assistenza (ICA) rappresentano una delle principali sfide per la sicurezza dei pazienti. La loro prevenzione non può più essere demandata a singole figure o gestita in modo settoriale: richiede un’azione collettiva, una cultura condivisa, un approccio integrato. Proprio per questo, il Corso ICLN punta a formare professionisti sanitari in grado di operare in contesti multidisciplinari, agendo come ponte tra il personale clinico, i referenti per la prevenzione del rischio infettivo e le direzioni sanitarie.

Il percorso formativo mira a sviluppare quattro dimensioni fondamentali:

  • la capacità di tradurre le evidenze scientifiche e i protocolli in pratiche assistenziali quotidiane, adattandole ai contesti specifici;
  • la competenza nel trasferire conoscenze e buone pratiche ai colleghi, promuovendo una formazione continua sul campo;
  • la costruzione di reti di collaborazione interne ed esterne, in grado di integrare saperi e responsabilità a tutti i livelli del sistema salute;
  • il ruolo attivo nel facilitare il cambiamento organizzativo, orientando le strutture sanitarie verso standard più elevati di sicurezza, qualità e accountability.

Questo approccio non è solo teorico, ma fortemente esperienziale: il corso prevede infatti moduli didattici, laboratori, project work e attività di stage, per una formazione calata nella realtà operativa dei servizi.

L’ICLN diventa così una figura chiave non solo per la prevenzione delle ICA, ma per l’intero sistema della qualità e della sicurezza in sanità. Un facilitatore, un educatore, un promotore del miglioramento continuo.

Il Corso di Perfezionamento ICLN rappresenta un unicum nel panorama italiano: è il primo percorso strutturato dedicato alla formazione di questa figura professionale, in linea con le normative italiane e con le più recenti evidenze internazionali in tema di controllo delle infezioni.

SALUTE MENTALE E PROFESSIONISTI SANITARI: UNA PRIORITÀ CHE INIZIA DALLA FORMAZIONE

Negli ultimi anni, il tema della salute mentale nel personale sanitario è diventato sempre più centrale nel dibattito sulla sostenibilità dei sistemi di cura. Le sfide affrontate quotidianamente – dai turni prolungati alla gestione dell’emergenza, dal carico emotivo alla responsabilità clinica – rendono gli operatori della salute particolarmente esposti a stress, burnout, ansia e disturbi dell’umore.

La salute mentale dei professionisti non è soltanto un diritto individuale, ma un elemento determinante per la qualità e la sicurezza delle cure. Studi internazionali confermano che il benessere psicologico del personale è correlato positivamente con la capacità di ascolto, l’empatia, la gestione degli errori e la soddisfazione dei pazienti. Promuovere la salute mentale significa, quindi, investire nella resilienza dei team sanitari, ridurre l’assenteismo, migliorare la retention e favorire ambienti di lavoro più equi e sostenibili.

In questo scenario, i Master in Healthcare dell’Università di Parma promuovono una visione integrata della salute mentale in ambito sanitario, non solo come contenuto didattico, ma come competenza trasversale e parte integrante della cultura organizzativa. Attraverso moduli teorici, laboratori esperienziali, supervisione e lavoro di gruppo, i Master mirano a formare professionisti consapevoli, capaci di prendersi cura degli altri senza dimenticare sé stessi, in un’ottica di sostenibilità personale e professionale.

Affrontare la salute mentale nel personale sanitario non è più una scelta opzionale, ma una priorità strategica. Per questo, è necessario continuare a investire nella formazione continua, nel supporto organizzativo e in una cultura che riconosca il valore umano, prima ancora che professionale, di chi lavora per la salute degli altri.

I Master in Healthcare dell’Università di Parma si fanno promotori di questa visione, contribuendo alla costruzione di una nuova generazione di operatori sanitari più forti, più consapevoli e più attenti al proprio benessere e a quello dei propri colleghi.

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