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ONE HEALTH: UN APPROCCIO INTEGRATO PER LA SALUTE GLOBALE

Negli ultimi anni, la crescente interconnessione tra salute umana, animale e ambientale ha portato a un cambiamento di paradigma fondamentale nella sanità pubblica e nella formazione dei professionisti della salute. È in questo contesto che nasce e si consolida l’approccio One Health, promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dalla FAO, dall’OIE e da altre istituzioni internazionali, come risposta integrata alle sfide sanitarie globali.

One Health è una strategia che riconosce che la salute delle persone è indissolubilmente legata alla salute degli animali e dell’ambiente. L’aumento delle malattie trasmesse dagli animali all’uomo, l’emergere di nuove minacce infettive, l’antimicrobico-resistenza, i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità hanno reso evidente l’urgenza di adottare politiche sanitarie condivise e intersettoriali.

L’approccio One Health si propone quindi di:

  • favorire la collaborazione tra medici, veterinari, biologi, infermieri, scienziati ambientali e professionisti della salute pubblica;
  • integrare dati e conoscenze per prevenire, rilevare e rispondere in modo tempestivo a minacce sanitarie complesse;
  • promuovere politiche sostenibili che tutelino gli ecosistemi e migliorino la salute delle comunità umane e animali.

In linea con questi obiettivi, i Master in Healthcare dell’Università di Parma promuovono una formazione multidisciplinare, fondata su un modello di sanità pubblica integrata, consapevole delle relazioni tra salute, ambiente e società.

Adottare il modello One Health non significa solo rispondere alle crisi attuali, ma costruire una cultura della prevenzione, della sostenibilità e della solidarietà globale. Per i futuri professionisti della salute, essere formati secondo questa visione è una scelta strategica, ma anche un dovere etico. In un mondo dove tutto è connesso, prendersi cura della salute significa prendersi cura del mondo in cui viviamo.

5 MAGGIO – GIORNATA MONDIALE PER L’IGIENE DELLE MANI: UN GESTO SEMPLICE, UN’AZIONE VITALE

Il 5 maggio si celebra la Giornata Mondiale per l’Igiene delle Mani, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nell’ambito della campagna globale “Save Lives: Clean Your Hands”. Un’occasione per ribadire l’importanza di un gesto semplice ma essenziale per la sicurezza di pazienti, operatori sanitari e comunità.

L’igiene delle mani è uno dei pilastri della prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza, un tema che oggi più che mai assume rilevanza in tutti i contesti clinico-assistenziali. Dati internazionali confermano che un’adeguata igiene delle mani può ridurre in modo significativo la diffusione di infezioni, contribuendo alla sicurezza e alla qualità dell’assistenza sanitaria.

Per i Master in Healthcare dell’Università di Parma, l’educazione all’igiene delle mani non è solo una procedura tecnica, ma un atto di responsabilità etica e professionale. La corretta applicazione delle pratiche di igiene, infatti, richiede conoscenze, consapevolezza e cultura della prevenzione. L’iniziativa “Save Lives: Clean Your Hands” dell’OMS richiama ogni anno l’attenzione sull’importanza dell’aderenza alle linee guida per l’igiene delle mani, coinvolgendo strutture sanitarie, università, professionisti e studenti in tutto il mondo.

I professionisti formati nei Master in Healthcare sono chiamati a essere agenti attivi del cambiamento: promotori di comportamenti corretti, educatori nei propri contesti di lavoro e sostenitori della cultura della sicurezza. Perché l’igiene delle mani non è solo un atto individuale, ma un impegno collettivo che parte dalla formazione e si traduce in pratica quotidiana.

TIROCINIO INTERNAZIONALE: L’ESPERIENZA DI UNA STUDENTESSA

Grazie al Bando Unico per la Mobilità Europea e Internazionale a fini di Tirocinio, l’Università di Parma offre agli studenti opportunità di crescita professionale e personale attraverso tirocini curriculari ed extracurriculari in contesti internazionali. Tra le esperienze più recenti, spicca quella di una studentessa iscritta all’Healthcare Master di II livello in “Direzione/Coordinamento dei servizi di rischio infettivo correlato all’assistenza”, che ha partecipato al programma di Short Mobility, una mobilità fisica di breve durata, riservata a dottorandi, specializzandi e studenti di Master di I e II livello.

La studentessa ha svolto un periodo di tirocinio di alcuni giorni presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a Ginevra in Svizzera, approfondendo competenze pratiche e digitali, grazie al supporto costante dell’Ateneo.

Racconta così la sua esperienza: “La collaborazione con l’organizzazione è andata molto bene e mi sono trovata a mio agio. L’Università di Parma è stata un punto di riferimento fondamentale, in quanto mi ha fornito tutto il supporto amministrativo necessario e ha reso semplice la gestione della documentazione. Anche l’organismo ospitante mi ha accolta con professionalità e disponibilità. Sicuramente, consiglio questa esperienza, anche in una versione breve come quella che ho scelto”.

Il Prof. Antonio Bonacaro ha sottolineato: “Sono orgoglioso dell’esperienza realizzata e continueremo a sostenere i progetti di mobilità studentesca quale opportunità preziosa di crescita umana e professionale”.

Il programma di Short Mobility consente agli studenti di immergersi in realtà lavorative europee per un periodo che va dai 5 ai 30 giorni. Questo tipo di esperienza, oltre a offrire una preziosa occasione di networking, punta a sviluppare competenze digitali avanzate, come il marketing digitale, l’analisi dei dati, il disegno grafico digitale o l’intelligenza artificiale.

L’Università di Parma, con il supporto di ERASMUS+ INDIRE e del Ministero dell’Università e della Ricerca, continua a promuovere un modello di mobilità che valorizza l’integrazione tra formazione teorica e applicazione pratica, rendendo sempre più accessibili esperienze internazionali di alto valore formativo.

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